PEP-NET » initalian https://pep-net.eu The PEP-NET Blog Fri, 11 Apr 2014 13:18:36 +0000 en-US hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.0.1 Il ritorno di Montaione https://pep-net.eu/blog/2010/11/12/il-ritorno-di-montaione/ https://pep-net.eu/blog/2010/11/12/il-ritorno-di-montaione/#comments Fri, 12 Nov 2010 17:34:56 +0000 https://pep-net.eu/?p=3592 Per chi si fosse perso la prima edizione, ecco un’altra possibilità per un week-end lungo nella bellissima Montaione, vicino Firenze, in una due giorni di “full immersion” sulla partecipazione in Europa e nel mondo.

Le “Giornate di Montaione” è una conferenza promossa e sostenuta finanziariamente dalla Regione Toscana – bella sfida in questi tempi di ristrettezze di bilancio – come un appuntamento annuale, che quest’anno si terrà il19 e 20 Novembre (vedere agenda).

La lezione inaugurale del Prof. Stefano Zamagni, dell’Università di Bologna, ci intratterrà sulle relazioni fra crescita, democrazia e partecipazione. Come d’abitudine, saranno presentati e discussi un certo numero di casi di studio da dentro e fuori Italia, selezionati dal Comitato Scientifico guidato dal Prof. Luigi Bobbio dell’Università di Torino. Una Giuria di Cittadini composta di 24 persone estratte a sorte attribuirà il premio al miglior processo partecipativo realizzato in Toscana, la prima Regione italiana (non più l’unica!!) e forse in tutta Europa ad essersi dotata di una specifica legge sulla partecipazione, quasi tre anni fa.

Un premio speciale sarà assegnato al miglior paper scritto sull’argomento da un giovane ricercatore, quest’anno il Dr. Stephen Estlub dell’Università del West of Scotland, autore di “Linking micro deliberative democracy and decision-making: trade-offs between theory and practice in a partisan citizen forum”.

Per registrarsi si può inviare una e-mail ad ufficio.partecipazione AT regione.toscana.it allegando questa scheda.

Per altre informazioni cliccare qui.

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Bando per l’assegnazione dei premi “Montaione 2010″ https://pep-net.eu/blog/2010/06/12/bando-per-lassegnazione-dei-premi-montaione-2010/ https://pep-net.eu/blog/2010/06/12/bando-per-lassegnazione-dei-premi-montaione-2010/#comments Sat, 12 Jun 2010 07:04:22 +0000 https://pep-net.eu/?p=2787 La Regione Toscana è stata la prima in Italia, e probabilmente in Europa, ad approvare una legge (la L.R. N. 69 del 2007) espressamente dedicata a promuovere la partecipazione dei cittadini nelle scelte pubbliche e ad incoraggiare la diffusione di nuove metodologie e tecnologie in questo settore. La legge ha trovato terreno fertile nel senso civico e nel tessuto sociale della Toscana. Nei suoi primi anni di implementazione, sono già stati concretizzati numerosi e significativi esperimenti di partecipazione su tutto il territorio regionale.

Per rafforzare l’impatto, oltre che la visibilità internazionale, di questi esperimenti, una conferenza di tre giorni (in programma tutti gli anni nel mese di Novembre) ha luogo nel meraviglioso paesaggio di Montaione – una piccola città posta proprio al confine tra le province di Firenze e Siena, che negli anni scorsi ha ospitato uno dei più significativi dibattiti pubblici sul tema della definizione di una strategia locale di sviluppo turistico e conservazione ambientale per l’area circostante l’antico borgo medievale di Castelfalfi.

Nel quadro delle ‘Giornate di Montaione’, la Regione lancia adesso i “Premi Montaione“, per offrire riconoscimento alle migliori esperienze di partecipazione (progetti di ricerca e/o implementazioni pratiche) a livello mondiale. Il comitato scientifico cui sono affidate le valutazioni è composto dai professori: Umberto Allegretti, Loic Blondiaux, Luigi Bobbio, Quim Brugué, Rodolfo Lewanski, Massimo Morisi, Yves Sintomer e Stefano Zamagni. Tutti i vincitori saranno invitati alla prossima edizione della conferenza.

Scadenza del bando: 31 Luglio 2010

Comunicazione dei risultati alle parti interessate: 30 Settembre 2010

Il testo del bando in pdf.

Categorie:

1. Miglior processo partecipativo a livello mondiale

Il premio è attribuito a processi di partecipazione che sono già stati implementati, in Italia o al’estero. I candidati dovranno fornire informazioni sul proprio progetto in un documento di non più di due pagine, comprendente i sei punti elencati nella relativa sezione del bando. Il comitato scientifico inviterà un numero ristretto di progetti a presentare informazioni più dettagliate in una fase successiva. 

2. Miglior paper di ricerca

Il premio è assegnato a giovani ricercatori (meno di 36 anni), Italiani o stranieri, per un paper – pubblicato o non– di 20-40 pagine, riguardante uno studio empirico su processi partecipativi. I paper possono essere scritti in Italiano, Francese, Spagnolo, Portoghese o Inglese. Il comitato scientifico provvederà alla loro valutazione. Il vincitore riceverà un premio di 2.000 Euro, in aggiunta all’invito a Montaione.

3. Miglior processo partecipativo in Toscana

Il premio per il miglior processo partecipativo sviluppato in Toscana sarà attribuito da una Giuria di Cittadini composta di residenti in Toscana estratti a sorte.

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Pubblicazione degli atti del seminario “E-democracy 2.0 – Istituzioni, cittadini, nuove reti: un lessico possibile”. https://pep-net.eu/blog/2010/04/27/pubblicazione-degli-atti-del-seminario-%e2%80%9ce-democracy-20-%e2%80%93-istituzioni-cittadini-nuove-reti-un-lessico-possibile%e2%80%9d/ https://pep-net.eu/blog/2010/04/27/pubblicazione-degli-atti-del-seminario-%e2%80%9ce-democracy-20-%e2%80%93-istituzioni-cittadini-nuove-reti-un-lessico-possibile%e2%80%9d/#comments Tue, 27 Apr 2010 12:57:46 +0000 https://pep-net.eu/?p=2359 Sono disponibili online gli atti del seminario “E-democracy 2.0 – Istituzioni, cittadini, nuove reti: un lessico possibile” (pdf):

clipboard03Il volume riporta integralmente i lavori del seminario internazionale tenutosi l’8 aprile 2009 a Bologna e organizzato dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Università di Bergamo, l’associazione DEPP e il network europeo Pep-net.

Nel corso del seminario, esperti italiani e internazionali, amministratori e practicioners, hanno tracciato un quadro delle esperienze di e-democracy realizzate in Italia e in Europa, evidenziandone limiti e potenzialità e individuando possibili prospettive di sviluppo. La strutturazione del seminario e il coinvolgimento di una pluralità di punti di vista e di competenze, ha consentito di affrontare, in una cornice integrata, le potenzialità democratiche del web 2.0, sia con riferimento alle esperienze di e-democracy istituzionale che alle forme di partecipazione online “dal basso”.

Le presentazioni dei relatori, Sabrina Franceschini, Anna Carola Freschi, Bryan Loader, Sandra Lotti, Wainer Lusoli, Rolf Lührs, Peter Mambrey, Mayo Fuster Morell, Luca Raffini, Laura Sartori, Chiara Sebastiani e il vivace dibattito che ha visto interagire i relatori con i numerosi partecipanti (oltre 160), hanno permesso di confrontare una pluralità di approcci teorici e pratiche. Loader in particolare ha sottolineato sia il carattere ambivalente dell’utilizzo delle nuove tecnologie come strumento di partecipazione e di ‘strong democracy’ oppure come semplice perfezionamento della democrazia neoliberista, sia la relazione fra utilizzo delle nuove tecnologie e processi di de-istitutionalizzazione.

Sebastiani ha evidenziato come le nuove tecnologie contribuiscono a trasformare la sfera pubblica e le pratiche democratiche, mentre Sartori si è soffermata sulla persistenza della questione del digital divide non solo in termini di accesso ma anche in termini di cultura digitale. Si è guardato all’esperienza statunitense, con particolare riferimento alla campagna elettorale di Barak Obama, per riflettere sulle opportunità di empowerment offerte dai nuovi strumenti del web 2.0 (Lusoli).
Sono state presentate e discusse criticamente esperienze di e-democracy istituzionale che possono rappresentare modelli di riferimento, come i progetti realizzati dalla Regione Emilia-Romagna (Franceschini), e si è riflettuto sui possibili strumenti e spazi di scambio di best practices, a partire dall’esperienza della rete pan-europea Pep-Net e dalla diversità degli approcci istituzionali collegati a differenti culture politiche (Lührs). Altri contributi hanno analizzato criticamente alcune esperienze di e-democracy “dal basso”, come le city wikis (Mambrey), i movimenti sui digital commons confrontando esperienze come Wikipedia e World Social Forum (Fuster Morrel) e i progetti realizzati dall’associazione DEPP –

Democrazia Elettronica e Partecipazione Pubblica come caso esemplare di tentativo di rovesciamento della logica verticale della ‘tecnopolitica’ (Raffini).
Infine, Anna Carola Freschi ha ripercorso le tappe che hanno segnato lo sviluppo dell’e-democracy in Italia, riprendendo gli stimoli del dibattito e le questioni irrisolte di una e-democracy che nonostante la varietà e la ricchezza delle esperienze, resta in larga parte “sognata”. Tra le criticità maggiori si sottolinea lo scollamento e la frequente tensione tra forme di (e) democracy istituzionale e processi di (e) participation “dal basso”. Forme di partecipazione individualizzate possano favorire dinamiche di atomizzazione e una frammentazione della partecipazione. La concettualizzazione proposta da Stefano Rodotà nei primi anni ’90 resta da questo punto di vista sempre illuminante nell’evidenziare un’irrisolta ambiguità tra uno scenario di partecipazione continua e uno scenario di tecnopolitica, tra un utilizzo delle nuove tecnologie come strumenti di partecipazione e il loro utilizzo come strumenti di controllo e di manipolazione. Come sottolinea Anna Carola Freschi, “costruire a tavolino la partecipazione, senza tenere conto della domanda di partecipazione che matura nelle città, nei territori, è del tutto vano rispetto all’obiettivo di migliorare la qualità delle nostre democrazie”.

Gli atti del seminario “E-democracy 2.0 – Istituzioni, cittadini, nuove reti: un lessico possibile” rappresentano un importante contributo al dibattito sull’e-democracy in Italia e in Europa, permettendo di fare il punto sullo stato dell’arte dell’e-democracy ai tempi del web 2.0 e di individuare le direzioni future della pratica e della ricerca.
Filo conduttore dei diversi contributi è il tentativo di decostruire le retoriche che accompagnano l’implementazione di processi istituzionali di e-democracy, di sviluppare un’analisi critica del rapporto tra utilizzo delle nuove tecnologie per la partecipazione e trasformazione delle forme e degli attori della politica, di analizzare in una prospettiva integrata le forme di e-democracy istituzionale e le esperienze autonome di partecipazione online, con particolare riferimento all’utilizzo dei social networks. Nei diversi contributi è emerso un generale consenso su un aspetto centrale: l’e-democracy non può essere pensata nei termini di processi isolati e autonomi, ma come una dimensione della partecipazione, interconnessa con le forme di partecipazione offline. È in questa ottica che molti contributi sottolineano il limite intrinseco di una concezione della partecipazione (non solo elettronica) come un distinto ambito di policy, piuttosto che come un orientamento trasversale da adottare nella progettazione e nell’implementazione delle policies.

Il panorama complessivo che emerge è quindi difficilmente semplificabile in slogan stereotipati, e può essere compreso solo a partire da un’analisi critica dei rapporti tra mutamento culturale, mutamento politico e mutamento tecnologico, superando il determinismo tecnologico che ha spesso caratterizzato gli studi sull’e-democracy. Una migliore comprensione delle implicazioni dell’uso dei nuovi media per la democrazia non può che dipendere da una collocazione di questo fenomeno nel contesto più ampio di una riflessione critica sulle trasformazioni che investono la democrazia nella società contemporanea.

Luca Raffini (Università di Bergamo)

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“Le regole della partecipazione”. Due giornate di studio all’Università di Perugia. https://pep-net.eu/blog/2010/03/05/le-regole-della-partecipazione-due-giornate-di-studio-alluniversita-di-perugia/ https://pep-net.eu/blog/2010/03/05/le-regole-della-partecipazione-due-giornate-di-studio-alluniversita-di-perugia/#comments Fri, 05 Mar 2010 19:55:45 +0000 https://pep-net.eu/?p=1877 Per chi oggi è interessato alle pratiche emergenti della partecipazione – cittadini, associazioni, partiti, apparati amministrativi, parlamenti e governi – è sempre più cruciale mettere a fuoco lo statuto giuridico, gli spazi di istituzionalizzazione della partecipazione e l’attuazione concreta delle opportunità partecipative collegate.
I vincoli o i limiti delle sperimentazioni hanno spesso a che fare con i gap fra diversi livelli d’azione e possono soffrire di un debole o ambiguo raccordo con le normative. D’altra parte i problemi non sono solo ‘procedurali’, ma si pongono anche sul piano sostanziale: l’esclusione politica dei cittadini corrisponde spesso ad una esclusione sociale e rimanda quindi ai problemi dei contenuti della cittadinanza. Una comprensibile ansia di novità – ‘nuovi’ metodi per partecipare, ‘nuove’ tecnologie applicate alla partecipazione, come nel caso del Web 2.0 – può far dimenticare questi aspetti e può condurre a trascurare sia le opportunità già presenti negli ordinamenti giuridici dei sistemi democratici e forse poco valorizzate, sia i limiti delle sperimentazioni in corso. Allo stesso tempo è necessario tener conto dei caratteri delle culture giuridiche (e politiche) che caratterizzano ciascun paese.

In due dense giornate internazionali di lavoro l’Università di Perugia propone un’occasione preziosa di riflessione e confronto su questi ed altri temi più specifici collegati.

Al link indicato è possibile trovare tutte le indicazioni sull’iniziativa.

“Le Regole della partecipazione. Cultura giuridica e dinamiche istituzionali dei processi partecipativi”.
Università di Perugia, 11-12 Marzo 2010

https://www.unipg.it/convegni/Giurisprudenza-2010/locandina.pdf

Anna Carola Freschi
(Università di Bergamo)

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Democrazia e Partecipazione – “Le giornate di Montaione” https://pep-net.eu/blog/2009/11/09/le-giornate-di-montaione/ https://pep-net.eu/blog/2009/11/09/le-giornate-di-montaione/#comments Mon, 09 Nov 2009 08:51:42 +0000 https://pep-net.eu/?p=1324 Una “tre giorni” con esperti da tutto il mondo

I edizione: 12 – 14 Novembre 2009

Montaione, in provincia di Firenze, è il Comune che con il borgo di Castelfalfi, per primo in Italia ha sperimentato il ‘dibattito pubblico’ alla francese su un progetto di trasformazione urbanistica del territorio, anticipando le previsioni della legge regionale sulla partecipazione di cui la Toscana, dal 2007, prima e finora unica Regione in Italia, si è dotata, dopo essere stata anche la prima a istituire, con un’altra legge nel 2004, le elezioni primarie per la scelta dei candidati presidenti e consiglieri regionali. Non poteva dunque essere scelta una localizzazione migliore per questa prima edizione delle “Giornate di Montaione”, un meeting e seminario internazionale rivolto a studiosi, operatori e amministratori pubblici, per ragionare di democrazia partecipativa e confrontarsi con le migliori esperienze del settore. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato regionale alle riforme istituzionali, assieme al Comune di Montaione ed in collaborazione con l’Autorità regionale per la partecipazione, il Garante regionale della comunicazione del piano di indirizzo territoriale, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpat) e la rete delle Agende 21 locali della Toscana.

Per tre giorni, dal 12 al 14 novembre, si susseguiranno tavole rotonde e workshop, con esperti e protagonisti non solo italiani. Si parlerà dell’esperienza dei Town Meetings negli Stati Uniti e dei bilanci partecipativi nelle scuole francesi del Poitou-Charentes. Si discuterà di come il coinvolgimento dei cittadini possa aiutare la progettazione locale. Naturalmente non mancherà, visto il “caso” di Castelfalfi, un momento dedicato all’urbanistica partecipata. Ma ci sarà anche spazio per ascoltare, dalla viva voce dei protagonisti, il racconto del dibattito pubblico per la realizzazione della gronda autostradale di Genova, i world café e le giurie dei cittadini. Nel corso del convegno sarà consegnato anche un premio per la migliore esperienza partecipativa internazionale – per la prima edizione è stato scelto un progetto argentino, gestito dal governo federale, per la soluzione del problema delle baraccopoli – e un secondo riconoscimento per il miglior processo partecipativo toscano, che sarà invece selezionato da una giuria di cittadini. Il convegno si svolgerà nel Salone “Villa Serena” di Montaione.

Benché alla prima edizione, le “Giornate di Montaione” si propongono di diventare un appuntamento annuale, per favorire un’ampia diffusione delle conoscenze su come le istituzioni di diversi Paesi del mondo danno la parola ai cittadini e li coinvolgono nelle grandi decisioni da prendere. Non solo ogni quattro o cinque anni, quando si deve tornare a votare…

Per scaricare il programma cliccare qui.

La scheda di iscrizione è disponibile qui.

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Venezia Camp 2009 https://pep-net.eu/blog/2009/10/08/venezia-camp-2009-2/ https://pep-net.eu/blog/2009/10/08/venezia-camp-2009-2/#comments Thu, 08 Oct 2009 10:13:49 +0000 https://pep-net.eu/?p=1123 Nella splendida cornice dell’Arsenale di Venezia, si svolgerà dal prossimo 23 al 25 ottobre il Venezia Camp 2009.

L’evento vedrà il susseguirsi di convegni, tavole rotonde e seminari in cui verranno illustrati , tra gli altri, Best Practice mondiali per l’e-democracy,strategie di comunicazione per la PA, visioni condivise per favorire la modernizzazione della PA.

Il ricchissimo programma è consultabile all’indirizzo: https://www.veneziacamp.it/programma/

Nella prima giornata segnalo, in particolare, la prosecuzione della discussione per la definizione del Manifesto dell’Amministrare 2.0, che ha visto, fin dalla primavera scorsa, ed attraverso una serie di momenti di confronto, lavorare assieme circa 70 persone tra esperti, amministratori locali, aziende, studiosi.

Il Manifesto Amministrare 2.0 è un documento in progress che diversi attori o network quali FORUMPAFormez, il Comune di Venezia, ilClub di Amministrare 2.0Artea StudioInnovatori PA stanno promuovendo con lo scopo di proporre una visione condivisa per favorire la modernizzazione della PA digitale.

Sabato 24/10 si svolgerà un Bar Camp: a partire dai temi suggeriti (CULTURA DIGITALE, CITTADINANZA DIGITALE, NUOVI PARADIGMI DELLA COMUNICAZIONE, SOCIAL MEDIA Al SERVIZIO DEI CITTADINI) i partecipanti, secondo la classica formula del bar Camp, possono proporre on line relazioni ed interventi: https://www.veneziacamp.it/eventi/barcamp/

Sempre sabato, all’interno di un evento, si cercherà di giungere alla redazione e condivisione di un Manifesto per la cittadinanza digitale.

Questi solo alcuni dei temi ( quelli più vicini agli interessi del nostro network ;-) per gli altri vi invito a consultare il programma.

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