Pubblicazione degli atti del seminario “E-democracy 2.0 – Istituzioni, cittadini, nuove reti: un lessico possibile”.27. April 2010 – 14:57 by Luca Raffini (University of Bergamo) |
Sono disponibili online gli atti del seminario “E-democracy 2.0 – Istituzioni, cittadini, nuove reti: un lessico possibile” (pdf):
Il volume riporta integralmente i lavori del seminario internazionale tenutosi l’8 aprile 2009 a Bologna e organizzato dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con l’Università di Bergamo, l’associazione DEPP e il network europeo Pep-net.
Nel corso del seminario, esperti italiani e internazionali, amministratori e practicioners, hanno tracciato un quadro delle esperienze di e-democracy realizzate in Italia e in Europa, evidenziandone limiti e potenzialità e individuando possibili prospettive di sviluppo. La strutturazione del seminario e il coinvolgimento di una pluralità di punti di vista e di competenze, ha consentito di affrontare, in una cornice integrata, le potenzialità democratiche del web 2.0, sia con riferimento alle esperienze di e-democracy istituzionale che alle forme di partecipazione online “dal basso”.
Le presentazioni dei relatori, Sabrina Franceschini, Anna Carola Freschi, Bryan Loader, Sandra Lotti, Wainer Lusoli, Rolf Lührs, Peter Mambrey, Mayo Fuster Morell, Luca Raffini, Laura Sartori, Chiara Sebastiani e il vivace dibattito che ha visto interagire i relatori con i numerosi partecipanti (oltre 160), hanno permesso di confrontare una pluralità di approcci teorici e pratiche. Loader in particolare ha sottolineato sia il carattere ambivalente dell’utilizzo delle nuove tecnologie come strumento di partecipazione e di ‘strong democracy’ oppure come semplice perfezionamento della democrazia neoliberista, sia la relazione fra utilizzo delle nuove tecnologie e processi di de-istitutionalizzazione.
Sebastiani ha evidenziato come le nuove tecnologie contribuiscono a trasformare la sfera pubblica e le pratiche democratiche, mentre Sartori si è soffermata sulla persistenza della questione del digital divide non solo in termini di accesso ma anche in termini di cultura digitale. Si è guardato all’esperienza statunitense, con particolare riferimento alla campagna elettorale di Barak Obama, per riflettere sulle opportunità di empowerment offerte dai nuovi strumenti del web 2.0 (Lusoli). Read the rest of this entry »